La posa del parquet

La tipologia adatta.

A primo acchito la tipologia di posa del parquet sembrerebbe una scelta facile, ma coloro che l’hanno già dovuta affrontare saranno perfettamente a conoscenza dei mille dubbi e indecisioni che sorgono proprio in quel momento. Oltre al colore e alle dimensioni del parquet è importante infatti non sottovalutare il layout, ecco quindi un aiuto per la vostra scelta finale.

I tipi di posa

Per cominciare prendiamo conoscenza di quali siano i tipi di posa disponibili sul mercato per avere un quadro completo e, perché no, per scoprire alternative nuove che non avevamo mai considerato.

Living parquet posa dritta
Un parquet dalle tonalità neutre che rispetta l’armonia cromatica dello spazio.
© Spazio S.r.l.

La posa a correre

Questo tipo di posa ad oggi rimane la più utilizzata, dal layout semplice e modesto, la posa a correre, anche chiamata “posa a tolda di nave” o “posa all’inglese”, consiste nella disposizione delle assi (o dei listoni) di legno in maniera sfalsata e irregolare tra loro. Non è necessario che le assi siano tutte della medesima larghezza, un parquet multiformato infatti è l’ideale per non scartare nessun pezzo. Solitamente per questa posa si mantiene uno sfalsamento che va dai 20 ai 40 cm tra un listone e l’altro. La posa a correre è considerata una posa dritta.

La posa dritta accostata

Un’altra posa dritta è quella definita come accostata. A differenza della precedente posa a correre, in questa posa la dimensione delle assi è la stessa, sia in lunghezza sia in larghezza. I listoni vengono affiancati l’uno all’altro senza essere sfalsati per dare origine a un disegno preciso e ordinato.

Parquet spina cucina
Una geometria prorompente e una spiccata direzionalità per caratterizzare la cucina.
© Spazio S.r.l.

La posa a spina di pesce

La posa a spina di pesce si divide ulteriormente in quella italiana e in quella ungherese. La differenza sostanziale di queste due tipologie risiede nell’angolazione:

  • la spina italiana predilige la disposizione dei listoni secondo un’angolazione di 90 gradi, ottenendo una combinazione che prevede l’accostamento della testa del primo elemento con il lato del secondo.
  • la spina ungherese invece preferisce un’angolazione compresa tra i 45 e i 60 gradi per il taglio del lato corto dei listelli.

I parquet a mosaico

Parquet mosaico
Il parquet mosaico per uno stile dal gusto classico.
© WOODCO

Quale layout scegliere

La scelta del layout dipende dall’effetto finale desiderato e dallo stile scelto per il proprio ambiente. Per un effetto sofisticato ma allo stesso tempo accogliente risulta particolarmente indicato il parquet a spina italiana, in grado anche di ingrandire otticamente lo spazio. Un tono regale che richiama i palazzi storici e le residenze più prestigiose è la posa a spina ungherese, ampiamente utilizzato in questo tipo di fabbricati tale posa accentua la geometria direzionale del parquet. Per discostarsi dal stile classico contemporaneo della posa a lisca di pesce è preferibile optare per una posa dritta accostata, utilizzata perlopiù negli ambienti contemporanei. I parquet a mosaico sono invece perfetti per uno stile che richiami fortemente quello classico.

Living parquet scuro
I listoni di notevole lunghezza conferiscono allo spazio eleganza e omogeneità.
© Spazio S.r.l.

Gli accorgimenti

I tagli delle doghe influiscono notevolmente sul risultato finale, ecco perché si tende a tagliarle il meno possibile quando si vuole puntare sul pavimento. Eccessivi tagli infatti renderebbero lo spazio disomogeneo, disordinato ed esteticamente poco pensato e curato.

Tendenzialmente lo stesso tipo di posa si mantiene per l’intera abitazione, vale a dire per tutte le stanze, per un effetto omogeneo. I cambi di verso non sono vietati, ma preferibili per interni di elevate dimensioni.

Per ambienti di piccole dimensioni sono adatti listoni di dimensioni ristrette, a differenza di ambienti più grandi in cui possono essere inseriti listoni più larghi.

Per gli ambienti di dimensioni ridotte come i corridoi e i disimpegni, è bene utilizzare assi lunghe che definiscano morfologicamente l’ambiente. Una posa orizzontale infatti rischierebbe di far sembrare lo spazio otticamente pesante e massiccio.

A proposito di direzionalità della posa, una posa orizzontale permette di allargare visivamente l’ambiente, una posa verticale invece di slanciarlo e renderlo più profondo.

Parquet spina
Posizionare il parquet verso la fonte di luce è un ottimo accorgimento.
© WOODCO

La luce

Spesso la luce può essere un ottimo aiuto per la scelta della direzione del parquet. Posizionare infatti le doghe verso la fonte di luce naturale aiuta a nascondere i punti di giunzione e altre irregolarità, ottenendo dunque un effetto uniforme e omogeneo. In tal modo inoltre verranno valorizzate le venature del legno.

Qualora avessimo a disposizione un balcone o un terrazzo, attraverso il posizionamento delle assi verso uno di questi ultimi, l’ambiente potrebbe risultare otticamente più ampio e profondo conferendo continuità con l’esterno.

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